Kawachi

Il maratoneta che corre in abito e scarpe lucide (e batte pure i record)

Andrea Tempestini

Yuki Kawauchi è un genio. È la rockstar delle maratone. È anche un impiegato. Passa la sua vita terrena in azienda, con gli occhialini da secchione. E ogni tanto si trasforma in supereroe. Dovrà pur sfogarsi, Yuki, colui che ha corso la «mezza» di Kuki, apparentemente inutile città del Giappone, in giacca e cravatta, in camicia e scarpe lucide. Ma mica partecipa come l’ultimo dei disperati, Yuki. È un tipo serio: sarà alle Olimpiadi di Rio, in virtù delle 2 ore e 8 minuti con cui ha chiuso la maratona di New York. Yuki, quindi, non è uno di quelli che trotterellano in coda al gruppone facendo pit-stop ad ogni banchetto bandito con vin brulé, pane e salame. Ieri, dicevamo, il nostro genio si è svegliato, si è vestito come se dovesse andare in ufficio ed è andato a correre: in un’ora e 6 minuti ha completato la «mezza» maratona, vicino al record dell’eritreo Tadese, che a Lisbona ha corso i 21 chilometri in 58’23” da jogging vestito. Troppo comoda per un genio come Yuki Kawauchi, temerario delle vesciche. (ClaS)