Fuori i nomi

Luciano Moggi: i miei consigli per gli acquisti per chi vuole vincere la Serie A

Andrea Tempestini

Gennaio 2016, si ricomincia regalando sogni. Il mercato di riparazione ha aperto i battenti. Si scambiano giocatori come fossero figurine, possibilmente stranieri e tutti di secondo piano. Ormai i «top players» stranieri preferiscono altre platee, non sono più di casa in Italia come un tempo, salvo rare eccezioni come Higuain e pochi altri. E alla fine sono sempre le società a pagarne le conseguenze peggiorando la propria situazione economica per la mania dei dirigenti di presentare volti nuovi che sono graditi solo alla stampa per i titoli. Le società addirittura ascoltano i media al fine di regolarsi per non scontentare la piazza. È difficile stabilire quale delle squadre di testa abbia più bisogno di rinforzi. Si potrebbe ipotizzare che il Milan, sesto, abbia la necessità di ricoprire ruoli da anni scoperti ma la società sta attraversando da tempo un travaglio strategico ed è difficile capire cosa possa passare nella testa dei dirigenti rossoneri. Il Milan è una società ballerina per il continuo valzer di arrivi, partenze e ritorni. Dopo essere stato ceduto ritorna infatti Boateng, lasciano l’infermeria Balotelli e Menez, si fa il nome di Fellaini per rinforzare un centrocampo già privo di idee che non ha certamente bisogno di un giocatore con quelle caratteristiche. Potrebbe cedere Cerci che, se d’accordo il giocatore, potrebbe finire a Genova alla corte di Preziosi. Il Milan ha in gran numero attaccanti e mezzepunte, con un centrocampo sguarnito e di poca qualità, sempre incerta la difesa, 21 i gol subiti ma di questo sembra che nessuno si domandi il perché. L’altra Milano presenta l’Inter che, con la migliore difesa del campionato, veleggia al primo posto della classifica. L’attacco al momento rappresenta la debolezza della squadra, 23 i gol fatti, pochi a dire la verità se si considera che il reparto avanzato migliore ne ha fatti 33, quello della Fiorentina. Per cui e a giusta ragione i dirigenti nerazzurri stanno pensando ad un rinforzo. Il Napoli ha solo bisogno di infoltire la panca con giocatori più qualitativi che possano sostituire i titolari senza creare scompensi. Se poi Higuain dovesse continuare a segnare come nella prima parte del campionato non ancora terminata (16 i gol), allora sarebbe veramente un Napoli ragguardevole. La Roma, da noi pronosticata come una delle pretendenti allo scudetto, ha deluso nella prima parte del campionato, ciò nonostante se ne sta quinta in classifica a quattro punti dall’Inter. Ai giallorossi manca più di ogni cosa un allenatore che abbia in pugno la squadra, e potrebbe ancora lottare per il titolo. Bene cosi la Fiore illuminata da una testa pensante quale è Paulo Sousa. Infine la Juventus che meno di tutte avrebbe bisogno di rinforzi, ciò nonostante e senza far rumore ne cerca uno vero da inserire nel gruppo. Sarà un pericolo costante per tutte le pretendenti al titolo, l’avversario maggiore per la Juve è la Juve stessa, se gioca come sa non ce ne è per nessuno. E la Giustizia Divina la sta illuminando per ridarle ciò che ingiustamente le è stato tolto. Chievo-Roma, Empoli-Inter, Juventus-Verona, Napoli-Torino e Palermo-Fiorentina sono le partite di cartello di questa giornata che potrebbero anche fornire notizie interessanti circa la lotta per il titolo, più sotto Milan-Bologna. di Luciano Moggi