nerazzurri

Erik Thohir "Come presidente e tifoso non sono contento"

Valeria Pacileo

Erik Thohir, numero uno dell'Inter, è stato intervistato dal Corriere della Sera. Durante l'intervista racconta al sua esperienza nel calcio italiano. Secondo Thohir il campionato italiano è "uno dei più difficili, per questo bisogna lavorare molto duramente, ma con un leader come Roberto Mancini siamo a nostro agio". Per quanto riguarda il team fuori campo ha affermato che stanno costruendo una squadra forte per far competere l'Inter con le migliori al mondo. "In questo momento come presidente e tifoso non mi posso dire contento, ma mancano ancora sette partite, nel calcio non si sa mai" ha detto Thohir riguardo i risultati raggiunti dalla squadra. "Io non ho rimpianti finora, non sono una persona che scarica responsabilità sugli altri. Di certo Mancini ha avuto una sola settimana per preparare la squadra, nella prossima stagione avremo una preparazione migliore nel pre- stagione e porteremo giocatori nuovi in squadra". Le ultime riflessioni vanno alla squadra e ai suoi tifosi: "Vogliamo che San Siro diventi la nostra casa, durante l'ultima partita abbiamo sentito il calore dei nostri tifosi, quella è la nostra direzione. San Siro non dovrebbe essere fonte di stress per i giocatori". Ultima considerazione va sul derby contro il Milan e il rigore non dato: "Quella con il Milan è stata una partita sfortunata".