Posticipo di Serie A

Samp beffata: il Napoli pareggia al 93'

Maurizio Belpietro

Finisce 1-1, tra Sampdoria e Napoli: un risultato utile solo per accorciare ulteriormente una classifica già abbastanza corta. Anche perché sia Mihajlovic che Benitez dimostrano di avere un po’ di paura l’uno dell’altro: il serbo invece del classico 4-3-3 sceglie il 4-3-1-2 con Soriano trequartista (panchina per Gabbiadini) per togliere spazio alla manovra, mentre lo spagnolo sceglie ancora Ghoulam nei tre dietro ad Higuain. La mossa che funziona pare quella del tecnico doriano, visto che i suoi prendono subito in mano la partita e non la lasciano fino al 90’. Il copione prevede la Doria con la palla tra i piedi e il Napoli pronto a ripartire in contropiede. Se non in mischia però i padroni di casa non sono pericolosi, anzi Higuain al 36’ avrebbe la palla per il vantaggio ma Romero si supera in uscita bassa. Nella ripresa la situazione non cambia, Rocchi continua ad avere il fischio e il giallo facile e di occasioni se ne vedono poche. Almeno fino al 13’, quando Eder trova un destro secco dal limite che prende di sorpresa Rafael e fa saltare di gioia il solito agitatissimo Ferrero in tribuna. Preso il colpo in faccia il Napoli si sveglia, anche perché nel frattempo si sveglia pure Benitez che toglie il rivedibile Britos per inserire Mertens. Peccato che nello stesso momento Mihajlovic avesse fatto capire che era il caso di difendere più che offendere, e non è una coincidenza che la Samp abbia di colpo abbassato il baricentro e stretto le linee. Più di tutti ci prova Higuain, con la voglia di chi vuole eguagliare un mito come Maradona per numero di gare di fila a segno con la maglia azzurra. Il Pipita però non ci riesce, “merito” pure dei compagni che non fanno poi granché per aiutarlo. Pure Okaka avrebbe voglia di segnare, ma è più impegnato a fare a sportellate con Koulibaly (espulso nel finale) e compagni. Così è Eder a sfiorare la doppietta, su un destro deviato che per poco non inganna Rafael. Ma quando tutto sembra indirizzato verso la festa Samp, Zapata ci mette la testa: cross di Ghoulam, il colombiano semina Romagnoli e MEsbah e da solo in tuffo insacca alle spalle di Romero.