Che diverbio
Paolo de Paola contro Giuseppe Brindisi: volano gli stracci su Twitter
Twitter è stato teatro di un durissimo botta e risposta, nel tardo pomeriggio di ieri, tra il direttore del Corriere dello Sport, Paolo De Paola, e il giornalista del Tg4 Giuseppe Brindisi. Da una particolare veduta sulla partita Napoli-Cagliari e sull'allenatore dei sardi, Zdenek Zeman, i due sono arrivati fino ad accusarsi l'un l'altro di "offese personali". Tutto è nato da questo tweet di De Paola. Napoli-Cagliari orrenda partita. Errori a gogò. Zeman continua a distinguersi perdendo o pareggiando. Benitez soliti alti e bassi.— Paolo De Paola (@p_depaola) 23 Novembre 2014 E' intervenuto Giuseppe Brindisi, lanciando una prima frecciata verso De Paola: "Se gli utenti ricordassero i trascorsi del direttore, forse capirebbero i perché del suo astio verso Zeman". Il botta e risposta si scatena, con De Paola che minaccia subito le vie legali: "Lei si definisce giornalista. Scriva con chiarezza ciò che intende, e poi ne parliamo nelle sedi opportune". Brindisi si difende: "Nulla da chiarire. E neanche da minacciare. Basta rileggere titoli e corsivi da direttore di Tuttosport". De Paola rilancia: "Rilegga pure e chiarisca. Ho sincera pena per i giornalisti tifosi. Io non appartengo a quel clan, lei sì?". A questo punto, Brindisi chiarisce i motivi del proprio astio verso l'attuale direttore del Corriere dello Sport: @p_depaola @dajekevin @lady_asr Io sono tifoso del Calcio. Quindi di Zeman. Ricordi lei come ha raccontato a Tuttosport doping e calciopoli.— Giuseppe Brindisi (@g_brindisi) 23 Novembre 2014 Ma De Paola si sente ancora più ferito e rilancia subito le proprie "minacce" a Brindisi: @g_brindisi @dajekevin @lady_asr Ho espresso una critica legittima a Zeman. Lei mi ha criticato professionalmente. Me ne darà conto. Sicuro— Paolo De Paola (@p_depaola) 23 Novembre 2014 E ancora: @g_brindisi @dajekevin @lady_asr No, due cose diverse. Il passaggio da Zeman all'offesa professionale è del tutto gratuita. E la pagherà.— Paolo De Paola (@p_depaola) 23 Novembre 2014 "Non vedo l'ora di discutere di offesa professionale", afferma Brindisi. Ma De Paola liquida Brindisi con un "Fra giornalisti? Ma chi la conosce? Pretendo educazione e rispetto, le offese gratuite le ha fatte lei". Brindisi non ci sta: "Non sono famoso come lei, ma qualcosina sul web la si trova anche su di me... Nessuna offesa, solo fatti". De Paola attacca ancora: "Ho scoperto che lavora al Tg4, e viene a darmi lezioni di verità e di obiettività? Ma è un umorista?". Brindisi incassa il colpo, ma non minaccia le vie legali come l'"avversario": "Ora è lei che dovrebbe scusarsi, ma tranquillo, diversamente da lei non chiamerò i legali di Mediaset". "Non la ritengo una persona così gradevole", risponde De Paola, Brindisi rilancia: "Dovrebbe scusarsi, ma scappa, mentre io resto qui". Il direttore del Corriere torna a parlare di vie legali, e Brindisi si dichiara "prontissimo, soprattutto alla luce delle ultime insinuazioni sul mio Tg e sull'azienda per la quale lavoro: obiettivi non sono neanche i vangeli, ma cosa c'entra?". "Prima mi insulta, poi mi chiede pareri", risponde De Paola. Brindisi: "Prendere posizione su certi argomenti, richiede coraggio". E a quel punto, il diverbio tra i due giornalisti finisce così: @g_brindisi @dajekevin @lady_asr Parli per se e la pianti. Provi a lavorare pure lei. Saluti— Paolo De Paola (@p_depaola) 23 Novembre 2014 @p_depaola @dajekevin @lady_asr Fino a mercoledì mattina, mi spiace per lei, sono a casa. Ma leggerò. Anche il suo giornale. Mi raccomando!