Il commento
Luciano Moggi: chi maltratta la Juventus non ha visto la classifica
Ci mancava il dottor Lepore ad incasinare con le sue dichiarazioni il nostro calcio, già incasinato per conto suo. E tutto per incastrare nello scandalo Calciopoli anche l’Inter, una società famosa più per le prescrizioni che per i risultati conseguiti. Che sia preso da rimorsi di coscienza per aver contribuito a rovinare tante persone? Oppure per scusare i suoi prodi (non ci riferiamo naturalmente a Romano che ebbe il coraggio di salire sul carro dei vincitori del Mondiale 2006, lui che non sa neppure se il pallone è tondo o quadro) che avevano giocato a nascondere le telefonate di alcuni, a togliere dalla circolazione il filmato del sorteggio (regolare) scambiando volutamente un giornalista per un dipendente Aia? O, ancora, perché da pensionato qual è attualmente ha finalmente capito che è stato fatto un gioco sulla vita di alcuni indebitamente accusati a vantaggio di altri che invece dovevano esserlo? Per chi non lo sapesse Lepore al tempo di Calciopoli era il capo della Procura di Napoli, lottò strenuamente contro la presidente di giuria Casoria per paura che la giudice assolvesse tutti gli indagati, come in effetti doveva essere viste le risultanze di un processo le cui motivazioni recitano «campionato regolare». Gli consigliamo di leggere i nostri pensieri domani sulle pagine di questo giornale. Al momento preferiamo passare a commentare quello che è successo nel turno infrasettimanale e a presentare la decima giornata di campionato. Finalmente la Juventus ha perso, a Genova: ridono anche i non romanisti, chi guarda oggettivamente al match di Marassi può dire che i bianconeri non meritavano di perdere dopo unpalo, una traversa, 70’ di dominio e tante parate di Perin. Hanno perso proprio per la voglia di vincere, andando all’arrembaggio degli avversari quando poteva bastare un pareggio. C’è chi ha accusato la squadra di non avere più la fame degli anni passati, chi (tanti) invece non ha trovato di meglio che criticare Allegri per il presunto lassismo della squadra. Sembra che la Juve si trovi a metà classifica: possiamo rassicurare tutti, la Signora è prima alla pari con la Roma e con gli stessi punti dello scorso anno. E in Champions non sono ancora spacciati e addirittura potrebbero passare il turno: in caso di eliminazione ripeterebbero quello che è stato fatto in passato, se passeranno il turno miglioreranno. In questa decima giornata la Juve troverà sulla sua strada i toscani dell’Empoli, che nelle ultime due giornate hanno preso due scoppole, perdendo in casa con il Cagliari 0-4 e poi sconfitti a Reggio Emilia dal Sassuolo con un 3-1 che si commenta da solo: sette gol in due giornate, per di più da squadre che navigano nei bassifondi della classifica. Ciò non vuol dire che incontrare la squadra di Sarri sia una passeggiata, per di più in casa sua. Considerando però che la Juve non ha mai fallito per due volte di seguito e tenendo conto del fatto che gli empolesi non sono dei mostri sacri, si può ipotizzare un ritorno alla vittoria dei bianconeri. Di contro la Roma ha battuto il Cesena all’Olimpico, raggiungendo la Juve in testa alla classifica ma senza dare spettacolo. Va detto però che si è trovata subito in vantaggio e quindi avrà tirato al risparmio pensando al derby del Sud contro il Napoli che ha inanellato un filotto di quattro partite utili (tre vittorie e un pareggio, l’ultimo a Bergamo con l’Atalanta che poteva essere una vittoria se Higuain non avesse sbagliato un rigore). Si tratta di due squadre forti, ma i giallorossi sono qualitativamente migliore del Napoli: se però i partenopei giocheranno per il pareggio, non lasciando spazio ai contropiedi dei romanisti, potrebbero anche vincere la partita. Se al contrario Higuain & C. giocheranno per vincere, rischieranno di fare il gioco degli avversari aprendo il fianco alla velocità di Gervinho. Altrettanto appassionante sembra la lotta accanita per il terzo posto tra quattro squadre a 16 punti: il Milan riceverà a San Siro con il modesto Palermo, la Lazio incontrerà all’Olimpico il Cagliari, l’Udinese se la vedrà al Friuli contro un Genoa in ottima forma e infine la Sampdoria che se la dovrà vedere con la rediviva Fiorentina. Tanto equilibrio, specialmente nei match delle due genovesi. Ma stasera occhi puntati sull’Inter, staccata di un solo punto dalla Champions virtuale. di Luciano Moggi