“50 ± anni di moda italiana”:

Monica Rizzello

La moda italiana protagonista al Museumsquartier di Vienna. La mostra “50 ± anni di moda italiana” - verrà inaugurata il 9 dicembre e che resterà aperta fino al 20 gennaio 2010 - rientra nella serie di esposizioni lanciate l'ottobre scorso nel freiraum del quartier21 International di Vienna. La mostra comprende sia creazioni d´alta moda che il prèt-à-porter di noti stilisti italiani e di griffe come Emilio Pucci, Prada, Gai Mattiolo, Krizia. Si partirà dagli anni ´50, fino a giungere ai talenti emergenti di oggi. Dopo il successo della mostra di moda “Real World Laboratory-Central European Design”, alla quale hanno partecipato 7500 visitatori, la mostra “50 ± anni di moda italiana” presenta uno spaccato della storia della nostra moda, a partire dalla tradizionale «alta moda» fino a giungere alle creazioni dei giovani stilisti nella sezione contemporanea della mostra. La mostra viennese è stata organizzata dall´Ambasciata Italiana e dall´Istituto Italiano di Cultura di Vienna, dalle curatrici Fiorella Galgano e Alessia Tota dello Studio Galgano di Roma in collaborazione con i curatori austriaci Angelika Hockner e Gerald Moser. «La moda gioca un ruolo molto importante nella vita di tutti i giorni, al contempo essa è un modo di agire nel quale lo stile di vita e l´arte si intersecano. Questo è il motivo per cui la moda è stato uno dei punti di forza del quartier21, assieme alla cultura digitale e al design. Nella mostra “50 ± anni di moda italiana" viene presentato il mito della moda italiana nel corso del tempo. Accanto ad affermati stilisti, presenteranno le loro creazioni anche giovani talenti che hanno già preso parte al programma Artist-in-Residence del quartier21. Di conseguenza questa mostra sintetizza molti importanti aspetti della cultura internazionale» ha affermato Waldner, direttore del MuseumsQuartier di Vienna. La mostra offre una retrospettiva senza precedenti con un panorama variegato e rappresentativo dei prodotti “made in Italy”. Per l´Istituto Italiano di Cultura di Vienna questa mostra costituisce una delle manifestazioni di maggiore rilievo del 2009: «E´ molto soddisfacente constatare che la collaborazione italo-austriaca abbia portato a questo brillante risultato, che si aggiunge a pieno titolo ai numerosi altri conseguiti in questi ultimi anni a Vienna», ha dichiarato Arnaldo Dante Marianacci, direttore dell´Istituto Italiano di Cultura di Vienna. Si tende ad associare la moda italiana con l´eleganza, con una particolare qualità e lavorazione. Attraverso l´esposizione di alcuni abiti risalenti agli ultimi 50 anni e creati da importanti stilisti, lo scopo della mostra è dimostrare che cosa contraddistingue l’haute couture italiana e illustrarne il rapporto con l´”alta moda pronta”, la versione italiana del prèt-à-porter. «Abbiamo volutamente evitato una esibizione in ordine cronologico, al fine di sottolineare le interconnessioni e le relazioni all´interno della storia della moda italiana», hanno spiegato i curatori Angelika Hockner e Gerald Moser: si potranno confrontare, ad esempio, un cappotto di paillettes dorate firmato Max Mara (2007) con un soprabito di lamè dorato di Emilio Schuberth (1958), un vestito di poliestere di Emilio Pucci del 1967 con un abito di Versace indossato dall´attrice Jennifer Lopez nel 2000. Sfileranno anche un abito argentato di Prada sempre del 2000 accanto ad un abito da sposa disegnato da Sarli (1974). La seconda parte della mostra è dedicata all´esposizione dei modelli di cinque giovani stilisti italiani, due dei quali fanno anche parte del programma artists-in-residence del quartier21 presso il MuseumsQuartier: Karisia Paponi e Antonio Piccirilli. Mentre la prima, per le sue creazioni di moda femminile, trae ispirazione dalle sculture di porcellana, il secondo adotta un approccio analitico del design e va alla ricerca dell´autenticità nel tentativo di nascondere e rivelare al contempo. Valeria Farina utilizza materiali insoliti, come per esempio la pasta di pane, per creare accessori di moda; al fine di produrre creazioni di moda adatte per i giovani e da indossare tutti i giorni, la collezione di Maria Garelli si orienta alle tendenze attuali. Fluttuosi abiti femminili influenzati dal ricamo giapponese sono la caratteristica principale delle creazioni di Michaela Carraro.