Il Papa incontra gli artisti
Benedetto XVI ha incontrato questa mattina 260 selezionatissimi artisti, nella cornice della Cappella Sistina. L’incontro è in continuità con la “Lettera agli artisti” di papa Wojtyla e anche nella convinzione che solo la «vera bellezza» possa ridare speranza ad un mondo in crisi. All’appello del pontefice hanno risposto in tanti, creativi anche molto diversi per carattere, storia, formazione e tipo di pubblico. Una trentina gli stranieri. Presenti tra gli attori Raoul Bova, decisamente ben accolto tra urla e schiamazzi composti, Claudio Amendola, Terence Hill e Maddalena Crippa, Anna Proclemer, Irene Papas, Monica Guerritore, Pamela Villoresi, Arnoldo Foa e Franco Nero. Tra i registi Franco Zeffirelli e poi ancora Pupi Avati, Mario Monicelli, Marco Bellocchio, Nanni Moretti, Giuseppe Tornatore, Liliana Cavani e Kryzstof Zanussi e i fratelli Taviani. E oltre al cinema, anche la danza. Nella restaurata Cappella Sistina, infatti, hanno sfilato ballerine di fama mondiale come Carla Fracci e Liliana Cosi, oltre ai registi teatrali come Maurizio Scaparro e Luca Ronconi. Tutti gli artisti, puntuali, sono arrivati alle 11. Tantissimi i pittori e gli scultori, tra cui Roberto Joppolo, Anish Kapoor, Adam Kisleghi Nagy, Jannis Kounellis, Ernesto Lamagna, Felice Levini. E non mancano nomi italiani, come Clelia Cortemiglia, Ugo Cortesi, Nicola De Maria, Lucio Del Pezzo, Giuseppe Ducrot, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo e Gino Giannetti. Tra gli architetti Calatrava, Botta, Piva e Ungers. "Una carezza alla cultura", così si è espresso al termine dell'incontro il regista Giuseppe Tornatore. Il primo a prendere la parola è stato Sergio Castellitto, che al microfono ha letto alcuni brani della Lettera di Giovanni Paolo II agli artisti. E poi poeti e scrittori come Arbasino, Elkann, Citati, Bevilacqua, Doninelli, Rondoni, Susanna Tamaro e Paola Mastrocola. Al termine della cerimonia, il papa ha lasciato l’onore dei saluti a monsignor Gianfranco Ravasi: un abbraccio con Roberto Vecchioni, scambio di battute con i Pooh e Antonello Venditti con gli immancabili occhiali da sole e una lunga stretta di mano con Terence Hill, salutato a gran voce come «Don Matteo». Così il presidente del Pontificio consiglio della cultura, ha salutato personalmente all’uscita della Cappella Sistina tutti gli artisti presenti consegnando a ciascuno la medaglia d’oro coniata dal Vaticano per l’occasione.