Il “Genio Futurista” di Balla

Carlotta Clerici

Uno stranobinomio quello formato dal sindaco di Roma Gianni Alemano e la stilista di moda Laura Biagiotti. I  due, si sono alleati per dare la possibilitàal grande pubblico di vedere “Genio Futurista”,  l’opera più imponente del pittore GiacomoBalla, che manca dalle esposizioni da più di trent’anni. L’arazzo dipinto adolio viene realizzata da Balla per l’Exposition des Arts décoratifs modernestenutasi a Parigi nel 1925, dove viene esposto, per la prima volta,  proprio nel padiglione delle arti decorativeinsieme ad altre sue opere. L’opera sarà anche esposta alla mostra degliAmatori e Cultori di Roma nel 1928,  alcentro della sala antologica dedicata al lavoro del pittore futurista. L’operagioca sui colori del tricolore, che si intarsiano su un fondo dalle tonalitàmarine, dando vita a una  composizione“prismatica”, in cui stagliano le fattezze di un uomo, dalla testa a stella e  le braccia in  tensione che formano una ‘M’, in omaggio all’inventoredel Futurismo, Marinetti. La monumentale creazione (olio su tela d’arazzo, cm.279×381, la più grande mai realizzata da Balla) è entrata recentemente a farparte della ricca collezione di opere di Giacomo Balla raccolte dalla stilistaLaura Biagiotti, che nel 1996 ha dato vita insieme alle figlie, alla FondazioneBiagiotti Cigna. La Collezione di Balla - La ‘Collezione’  riunisce oltre duecento lavori dell’artista,di cui uno dei nuclei principali è costituito dagli studi realizzati da Ballaper la moda e rappresenta il maggiore e più importante insieme sulle artiapplicate futuriste che esista.  L’intera raccolta è stata presentata nel 1996 a Mosca nel MuseoPuskin e nel 1998 aRoma presso il Chiostro del Bramante.