Sanita': medici della riproduzione su incidente Roma, rafforzare tutela utenti
Milano, 31 mar. (Adnkronos Salute) - L'incidente nel centro di procreazione medicalmente assistita del San Filippo neri di Roma "stimoli le direzioni delle strutture, le Regioni e il ministero della Salute a definire alcuni passaggi volti a rafforzare la tutela degli utenti e degli operatori di questa importante area di assistenza clinica". E' uno degli aspetti messo in evidenza dal Direttivo della Societa' italiana di fertilita' e sterilita' e medicina della riproduzione, in un documento diffuso dopo il guasto che ha portato allo scongelamento e alla perdita di 94 embrioni e altro materiale biologico crioconservato. Le banche italiane, precisano gli esperti, "sono in grado di assicurare un livello di efficienza, efficacia e sicurezza sicuramente non inferiore a quella proposto da altri paesi Europei. Tuttavia il Decreto legislativo n.16 del 2010 che concerne l'equiparazione alla normativa europea sulle Banche dei tessuti, non ha ancora completato il suo iter istituzionale ed e' stato solo da pochi giorni recepito dalla Conferenza Stato Regioni". Alcuni cambiamenti del testo della normativa, proposti dal Governo, "sono stati oggetto di un recentissimo vivace dibattito, a cui siamo stati chiamati a partecipare come Societa' Scientifica, dalla Commissione Affari Sociali della Camera. Il recepimento di questa normativa - spiega il direttivo della societa' scientifica - e' un'auspicabile elevazione del livello di qualita' e sicurezza richiesto alle strutture, ma ha incontrato numerose opposizioni per i suoi costi in numerosi Paesi Europei, di cui alcuni non hanno accettato questo processo di adeguamento". "E' necessario che - continuano gli esperti - completato l'iter governativo di approvazione di eventuali emendamenti alla Legge e approvato in via definitiva dalla Conferenza Stato Regioni, sia recepito e sia oggetto di un atto legislativo urgente delle Regioni Italiane. E' fondamentale che siano fissati tempi certi e comuni in tutte le Regioni e per le diverse tipologie di struttura (pubblica, privata, privata convenzionata) di adeguamento e accreditamento. Questi atti formali riteniamo debbano avere un iter accellerato per supportare un adeguamento che possa ridurre i rischi di eventi non previsti a supporto della fiducia dei cittadini per queste strutture". (segue)