Letteratura: le citta' di Pascoli in Toscana, da Firenze a Pisa passando per Livorno (3)
(Adnkronos) - Il 15 ottobre del 1895 il trasferimento definitivo nella Valle del Serchio, con "tutta la mia famiglia, ovvero mia sorella e un cane". Il riferimento e' naturalmente al fedelissimo Guli', che entro' in casa l'anno precedente ed ebbe una vita lunghissima, mori' a 18 anni, pochi mesi prima del poeta. Nel frattempo l'abbandono di Livorno ed i primi incarichi universitari, a Bologna e poi a Messina. Nel 1903 l'ennesimo trasferimento, questa volta a Pisa, dove i fratelli Pascoli andarono a vivere in un primo piano molto spazioso in via Magenta. La citta' della Torre doveva essere la sede definitiva del poeta, era infatti un centro universitario importante e molto vicino alla casa di Castelvecchio. L'aggravarsi delle condizione di salute di Giosue' Carducci costrinsero Pascoli a ritornare Bologna nel 1906, nell'ambita cattedra di letteratura italiana. L'anno successivo la morte del maestro e l'orazione funebre che il suo erede tenne a Pietrasanta, nel chiostro di San Biagio il 7 aprile del 1907. Pascoli arrivo' a Pietrasanta il giorno prima accompagnato dall'amico lucchese Alfredo Caselli, per visitare la casa natale del Carducci a Val di Castello. "Ospiti voi siete giunti alla riviera fra il bel mare e il bel monte, la quale ha un nome, Versilia": queste furono le prime parole della commemorazione ufficiale del poeta. Dopo pochi giorni, il Comune di Pietrasanta lo nomino' cittadino onorario.