Crisi: Monti, recessione non mette in discussione scelte governo

Tokyo, 30 mar. - (Adnkronos) - "I dati recessivi sono in se' sgradevoli, ma non dobbiamo attenderci che pongano in discussione la qualita' delle scelte di politica economica fatte" dal governo. Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Monti, alla sua partenza dal Giappone, seconda tappa del suo viaggio in Asia. Il premier ha portato ad esempio l'analisi dell'Ocse "che ha pubblicato previsioni che sono negative dal punto di vista dell'andamento dell'economia reale, e valutazioni sulla politica economica italiana in corso che sono molto positive e incoraggianti". Un approccio che, ha spiegato, non evidenzia "assolutamente" una "contraddizione". Il premier ha ricordato infatti che "la recessione e' un frutto dell'economia internazionale e della mancanza in passato di politiche di crescita per l'Italia", laddove "per diversi anni si era negato che l'Italia avesse un problema di scarsa crescita, di scarsa competitivita'". "La recessione - ha ammesso - puo' essere un po' intensificata da politiche di risanamento dei conti pubblici e di riforme strutturali", nell'attesa "fiduciosa che questi provvedimenti, che lavorano nel profondo dell'economia e non sulla cresta dell'onda, abbiano i loro effetti". Il pareggio di bilancio- ha ribadito Monti - "resta l'obiettivo che sara' perseguito e che non richiedera' nuove manovre, anche perche' abbiamo introdotto nelle misure di dicembre molti margini cautelativi, come il non aver contato i benefici attesi dalla lotta all'evasione e l'aver stimato i tassi di interesse al livello di fine novembre, e quindi piu' alto di quello di oggi".