Tav: Caselli, il movimento del no rischia di passare dalla parte del torto
Roma, 29 mar. - (Adnkronos) - "Non compete a noi magistrati giudicare se i No Tav abbiano ragione. Pero' se quel movimento non si dissocia senza se e senza mada ogni violenza rischia di passare dalla parte del torto". E' quanto afferma, in un'intervista alla Stampa, il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, dopo le contestazioni di Milano. "E' gia' successo -sottolinea- che alcuni professionisti della violenza lo stiano strumentalizzando per conseguire fini che nulla hanno a che vedere con la Valle di Susa". Il messagio che "certi personaggi" vogliono trasmettere, attacca Caselli, e' "La violenza non si processa, chi cerchera' di farlo -sintetizza il procuratore- sappia che si trovera' sui muri scritte pesantemente offensive, vere e proprie infamita', oltre ad assortite minacce di morte". Secondo Caselli questo e' "un obiettivo chiaro e preciso. E chi parla di squadrismo in azione vede giusto". Quanto alla definizione di se' di "nuovi partigiani" che si da' parte del movimento No Tav, Caselli la definisce "appropriazione indebita di valori sacri. Si tratta di offrire ai revisionisti e ai negazionisti della Resistenza argomenti formidabili per cercare di cancellare la Costituzione che ne e' derivata".