Vinitaly: Ispo, le aziende vitivinicole passano di padre in figlio (3)

(Adnkronos) - Dalle interviste ai protagonisti emerge la positivita' del passaggio in corso tra i vecchi 'patriarchi buoni' e i nuovi 'manager con l'anima' che non vogliono entrare in Borsa, ma anche la complessita' del fenomeno in atto. Dietro a frasi del tipo 'Papa' dice che le aziende o crescono o muoiono. E noi siamo tutti d'accordo' si nascondono, in realta', dinamiche interiori che determinano una sorta di sfida naturale tra le due generazioni. Piu' sereni, e romantici i padri, che hanno 'tracciato la strada', piu' 'stressati' invece i figli, la cui 'investitura' e' in alcuni casi anche 'drammatica'. Ma a decretare il successo finale del cambio - che e' comunque basato su identita' e valori comuni - sono gli economisti: 'I padri hanno inventato il prodotto, i figli sanno commercializzarlo' ma anche i padri, secondo i quali 'I ragazzi hanno aperto le finestre e fatto circolare aria nuova'; e 'I figli hanno visione internazionale, sono a casa in tutto il mondo'. Per Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere: ''Il successo d'impresa delle famiglie italiane del vino e' anche il successo di Vinitaly. La svolta, in corso, del passaggio generazionale e la crescente esigenza di internazionalizzazione hanno influito sul nuovo concept di Vinitaly, sempre piu' business oriented a partire dalla nuova collocazione in calendario e dall'incremento delle presenze professionali internazionali''.