Crisi: ancora un morto, disoccupato si uccide a Trani/I precedenti

Roma, 27 mar. - (Adnkronos) - Un altro suicidio per la crisi economica. Un imbianchino di 49 anni si e' lanciato dal balcone oggi a Trani perche' da tempo non riusciva a trovare un posto di lavoro. E' solo l'ultimo di una lunga scia di casi che hanno visto coinvolti imprenditori, artigiani, operai e disoccupati, travolti dai debiti, da prestiti negati, da ritardi nei pagamenti. Ecco alcuni dei casi piu' recenti. - 23 MARZO 2012: Un imprenditore di 44 anni si impicca con una corda legata a un carrello elevatore nel capannone dell'azienda di cui era socio. Succede a Cepagatti, nel pescarese. Il suo corpo viene trovato dai dipendenti. Il gesto dell'uomo sarebbe legato a motivi economici: sembra che la ditta avesse problemi finanziari. - 21 MARZO 2012: A Crispiano, in provincia di Taranto, un uomo di 60 anni, disoccupato da due anni e invalido civile, a causa dello sconforto per le precarie condizioni economiche, si rinchiude nello sgabuzzino della propria abitazione e tenta il suicidio impiccandosi. La moglie, non vedendolo piu' in casa e notando la porta del ripostiglio chiusa a chiave, si preoccupa e telefona ai carabinieri e tra grida e lacrime chiede il loro aiuto. Grazie all'intervento dei carabinieri e del personale del 118 l'uomo viene salvato. - 20 MARZO 2012: Un uomo di 53 anni, residente in provincia di Belluno, a Sospirolo, viene trovato senza vita, impiccato, in una baracca dietro alla sua abitazione. Il 53enne, imprenditore edile, sarebbe un ennesima vittima della crisi: da qualche tempo infatti era in difficolta' economiche non riuscendo a incassare alcuni crediti. Il gesto estremo e' maturato dopo che l'uomo e' stato multato e si e' visto sequestrare l'auto per guida senza patente. (segue)