Iran: condannato a morte ragazzo 19 anni, commise omicidio da minorenne

Teheran, 27 mar. - (Adnkronos/Aki) - E' stato condannato a morte per impiccagione il diciannovenne iraniano Hamid Ahmadi. Lo riferisce il sito d'informazione degli attivisti iraniani per i diritti umani 'Hrdai', spiegando che le autorita' giudiziarie avrebbero comunicato pochi giorni fa alla famiglia di Hamid che il Tribunale della citta' di Siahkal (situata sul Mar Caspio, ndr) ha emesso la sentenza di morte nei confronti del giovane, riconosciuto colpevole di aver commesso, insieme ad altri complici, un omicidio. Il reato e' stato commesso 4 anni fa quando Hamid era appena quindicenne. Da quella data, infatti, il giovane si trova recluso nel carcere di Siahkal. Stando al sito, la sentenza di morte sarebbe stata emanata a seguito del raggiungimento da parte di Hamid della maggiore eta'. Le organizzazioni internazionali attive nell'ambito dei diritti umani hanno condannato diverse volte la Repubblica Islamica dell'Iran per aver impiccato persone che hanno commesso reati da minorenni, violando cosi' la Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia che vieta la condanna a morte per coloro i quali hanno commesso i reati sotto i 18 anni di eta'. Secondo la legge islamica, vigente attualmente in Iran, l'omicidio volontario e' punito con la pena capitale. L'unico modo per evitare l'esecuzione e' quello di ottenere il perdono da parte dei familiari ed eredi della vittima, che potrebbero chiedere in cambio il dya (il prezzo del sangue), ovvero una quantita' di denaro che, seppur simbolicamente, ricompensi la vita perduta della vittima.