Primo Levi: domani al via a Roma Symposium a 25 anni dalla morte (2)

(Adnkronos) - "Primo Levi -prosegue Napolitano nel suo messaggio- ha affidato alla coscienza degli uomini, dei suoi contemporanei come delle generazioni che verranno, la memoria del male che puo' prendere forma anche nella vita delle nazioni culturalmente piu' avanzate, corrompendone le coscienze, facendole divenire strumenti di vasti disegni di potenza e di morte. Nella riflessione di uomini come Primo Levi sulle tragedie del Novecento ha le sue radici la costruzione di un'Europa unita, fin d'ora modello - per il mondo del Ventunesimo Secolo, ancora teatro di pericolosi conflitti nazionali, ideologici o religiosi - di un progetto istituzionale capace di assicurare la pacifica convivenza fra popoli per secoli nemici. Possa - conclude il capo della Stato - la parola di Primo Levi, non essere mai dimenticata". Il convegno romano partecipa e in parte anticipa le numerose iniziative che a livello internazionale mondiale indagano il lascito dello scrittore torinese. Nel corso delle 4 giornate porteranno il loro contributo 31 relatori, studiosi dell'opera di Levi, provenenti da Argentina, Francia, Regno Unito, Repubblica Federale Tedesca, Romania, Israele e Stati Uniti che affronteranno temi quali l'antropologia filosofica di Levi, il rapporto di Primo Levi con le lingue, il contributo di Primo Levi alla elaborazione del lutto tra i sopravvissuti alla dittatura militare in Argentina, la recezione di Primo Levi in Germania e Romania, Stati Uniti, le stilizzazioni dell'amore nella sua opera, il contributo allo sviluppo del sentimento di una cittadinanza condivisa e alla ricerca psicologica, etnologica e filosofica. Tutti gli studiosi stranieri hanno scelto di esprimersi in Italiano in omaggio alla lingua di Primo Levi. (segue)