Sanita': Sardegna, crescono i controlli dell'Istituto zooprofilattico (2)
(Adnkronos) - I dati. La maggior parte delle richieste sono arrivate dalle Asl (85% con 542mila esami), seguite dall'Associazione regionale degli allevatori (Ara), con oltre 40 mila accettazioni, e dagli ambulatori veterinari, ai quali sono stati inviati oltre 17 mila ''rapporti di prova''. Numeri di rilievo anche per gli enti regionali (Agris, Ente Foreste) e per le Universita', che nel complesso hanno presentato oltre 6 mila richieste. Circa 650 i tipi di prove iscritte nel catalogo dell'Izs, di cui 84 accreditate dal sistema internazionale Accredia. Sono il cuore delle attivita' dell'Istituto diretto da Antonello Usai, perche' da sole rappresentano il 65 per cento delle analisi effettuate. ''Questo significa che le attivita' di laboratorio e di ricerca dello Zooprofilattico sono rivolte al territorio e al comparto agro-zootecnico della Sardegna, che non ha bisogno di guardare oltre il Tirreno per realizzare i Piani di eradicazione e di controllo delle malattie disposti dalla Regione e dal Ministero - ha proseguito Usai - . Nel 2011 le prove accreditate sono cresciute del 16 per cento e nel corso dei prossimi due anni potrebbero estendersi anche ai vegetali, finora esclusi''. I settori. Tre le aree tematiche di competenza dell'Istituto Zooprofilattico: sanita' animale, sicurezza alimentare e benessere animale. Nel settore piu' importante, quello della salute animale, l'Istituto ha svolto 340 mila esami, dai Piani nazionali del Ministero della Salute (influenza aviaria, Bse) ai Piani regionali di controllo. In particolare quelli sulla peste suina (circa 50 mila analisi), la West Nile disease, l'encefalopatia spongiforme degli ovini (scrapie) e la brucellosi ovicaprina. Per quest'ultima patologia, l'isola e' stata dichiarata dall'Ue regione ufficialmente indenne nel 2009. ''Tuttavia nel 2011 l'Istituto Zooprofilattico ha accertato la presenza di due focolai nel Nuorese, causati dall'importazione di capre infette dalla Spagna - ha spiegato il direttore dell'Izs-, percio' bisogna tenere alta la guardia sulle importazioni dall'estero''. (segue)