Scrittori: sindaco Pisa, omaggio a Tabucchi valorizzeremo sua opera

Pisa, 26 mar. - (Adnkronos) - ''La sua opera e' un patrimonio ricchissimo che la nostra citta' si impegna a valorizzare''. Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi piange la scomparsa di Antonio Tabucchi, nato a Pisa nel 1943, studente della Scuola Normale dove si perfeziono' negli anni Settanta, e annuncia iniziative a breve per commemmorare lo scrittore scomparso ieri a Lisbona, dove viveva sei mesi all'anno (gli altri sei li trascorreva nella sua casa di Vecchiano, alle porte della citta' della Torre Pendente). Pisa pensa gia' ad eventi con l'Universita', a convegni e anche ad una borsa di studio. ''Nel giro di un paio di settimane - precisa Silvia Panichi, assessore alla Cultura - promuoveremo un omaggio della nostra citta' dedicato a Tabucchi in un luogo a lui particolarmente caro, un convegno con amici e studiosi''. ''Abbiamo perso un grande italiano e, si deve dire, un grande pisano. Un intellettuale raffinato e impegnato che ha saputo rappresentare l'Europa al Mondo. Tabucchi era una persona appassionata - ha sottolineato il sindaco Filippeschi - un progressista che ha animato il dibattito pubblico, prendendo sempre parte con coraggio. Un docente universitario che aveva fatto degli studi della letteratura e della cultura portoghese una scuola e una potente leva creativa''. ''Ho ancora negli occhi la prima mondiale fatta al nostro Teatro Verdi del film di Roberto Faenza 'Sostiene Pereira', con la presenza di Marcello Mastroianni, protagonista eccezionale della storia toccante di Antonio. Con una storia di liberta' si rappresento' il meglio della nostra cultura, di tradizioni che sono carissime a Pisa. Antonio Tabucchi lascia la sua opera straordinaria e un patrimonio ricchissimo che l'Italia dovra' valorizzare. La nostra citta' - conclude Filippeschi - sente il dovere di partecipare a questo impegno e lo fara' insieme alla sua Universita', alle istituzioni e alle forze della cultura, coinvolgendo tanti giovani che hanno visto un Tabucchi un esempio che da' speranza''.