Pittura: cosa si nasconde in Michel's Gate? L'ipnologo Benemeglio ce lo svela (2)
(Adnkronos) - "E che cos'e' la trance ipnotica - dice il pittore - se non quello stato di grazia che accompagna l'artista nel dipingere? L'ipnosi sta uscendo lentamente ma definitivamente dal limbo in cui e' stata confinata da troppo tempo, confusa con pratiche magiche per l'uso e l'abuso che ne hanno fatto ipnotisti di spettacolo, confusa con uno strumento di potere per estorcere dall'ipnotizzato chissa' quali segreti nascosti, criticata dalla medicina per non avere l'efficacia immediata della reazione chimica del farmaco". L'ipnosi, evidenzia, "e' un fatto naturale, nata con l'uomo e come patrimonio naturale ha un senso e una finalita'. E' conosciuta dalla notte dei tempi e si riallaccia alla mitologia greca con Esculapio, dio della medicina e assunto in cielo fra gli astri, che la praticava per curare i pazienti. Essi, chiusi in una cella per giorni e giorni, affidavano al sonno e al sogno la guarigione del loro male: il dio appariva in sogno e suggeriva i rimedi al male. Gli sciamani di ogni tempo e di ogni luogo ne proseguirono l'uso terapeutico su su fino a noi. E in questo lungo cammino l'arte e' stata considerata come una favilla divina nell'uomo che va oltre il pensiero logico-razionale". "L'ipnosi come l'arte - secondo Hypnos - aggancia la mente inconscia: l'ipnologo lo fa con scopo terapeutico per destrutturate il sintomo di cui la persona si vuol liberare, l'artista si lascia calare nel profondo per dar forma e colore al suo vissuto. Entrambe le esperienze sono definite da coloro che le vivono molto piacevoli, un vivere i propri bisogni senza ostacoli e senza confini, un vivere il sogno realizzandolo".