Vinitaly: Catania, da operatori settore strada per uscire dalla crisi (2)

(Adnkronos) - A questa necessita' si e' appellato anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, per evitare il "cannibalismo che l'Expo rischia di creare. Quello che non vogliamo e' che si ridisegni il sistema di promozione dell'agroalimentare, che deve rimanere in Veneto". Sull'identita' della nostra produzione enologica si sta poi giocando una grande sfida sui diritti di impianto, la cui abolizione e' prevista nel 2015, "perche' - ha detto Zaia - abbiamo un tessuto di piccole aziende e la nostra forza e' nella tipicita'". Quella sui diritti di impianto "e' una partita importante - ha detto il ministro Catania - perche' toglierli e' un rischio per la stabilita' del territorio e per l'equilibrio di mercato". Il blocco di 15 Paesi che chiedono il mantenimento dei diritti di impianto ha portato il commissario all'agricoltura Dacian Ciolos - ha spiegato il ministro - a istituire un Gruppo di lavoro ad alto livello e' questo e' un buon segnale. "Non so cosa ne uscira' - ha detto -, ma e' importante che si dica no alle liberalizzazioni degli impianti e alla delocalizzazione dei vigneti". Di questo si parlera' certamente anche domani, quando il commissario Dacian Ciolos sara' presente a Vinitaly. C'e' da lavorare anche sul fronte interno - ha detto il ministro - sia dal punto di vista normativo che della "comunicazione sul prodotto, per separare il vino dal consumo degli alcolici in generale, perche' il vino non venga piu' demonizzato come fatto finora anche in maniera superficiale e non sempre limpida". Alla cerimonia inaugurale di Vinitaly hanno partecipato il vicesindaco di Verona Vito Giacino e il presidente della Provincia Giovanni Miozzi.