Crisi, Csc: ''La svolta solo in estate inoltrata''

Roma, 24 mar. (Adnkronos) - "Per l'Italia ci sono timidi segnali di svolta, che non si concretizzerà però prima dell'estate inoltrata". Lo scrive il Centro Studi di Confindustria nella sua analisi mensile in cui sottolinea come "il barometro congiunturale è lontano dai valori depressionari autunnali e per l'economia globale prevede una maggiore dinamica". A livello internazionale, aggiunge il Csc, "resta elevata l'incertezza" ma "l'insieme degli indicatori converge su uno scenario mondiale più solido e su una minore avversione al rischio". Fra i segnali 'rassicuranti' il Centro Studi elenca una liquidità che "resterà abbondante a lungo"; i rialzi borsistici che "abbattono il costo del capitale e disseminano positivi effetti-ricchezza"; una volatilità azionaria "tornata fisiologica" e la pendenza della curva dei tassi "coerente con un contesto di inflazione bassa". Inoltre, ricorda il Centro Studi, l'anticipatore Ocse "pronostica accelerazione nei principali Paesi, anche emergenti, e aumenta pure in Italia". La nostra economia, comunque, è reduce da un "inverno rigido" con una una caduta netta di produzione, fatturato e ordini nel manifatturiero a gennaio e febbraio. Quanto al lavoro, l'occupazione è destinata a diminuire perché le imprese sono costrette a recuperare produttività a fronte della nuova recessione: gli investimenti - conclude l'analisi del Csc - "sono in forte contrazione"e "anche l'export, pur ascendente, registra battute d'arresto, specie nei deboli mercati Ue". In questo contesto, una marcata flessione del pil contrassegnerà il primo trimestre del 2012. ''In Italia - spiega Csc - gli indicatori sono coerenti con una marcata flessione del pil nel 1° trimestre 2012 (-1,0%), in linea con le previsioni Csc e superiore a quella del 4° 2011 (-0 ,7%)''. E il calo della produzione industriale in gennaio (-2,5% su dicembre) e febbraio (-1,0%, stima CSC) porta a -2,3% la caduta acquisita nel 1° trimestre.