Mafia: Ganzer (Ros), sempre stati contrari a revoca 41 bis per mafiosi

Palermo, 23 mar. (Adnkronos) - I carabinieri del Ros si sono "sempre detti contrari alla revoca del carcere duro per i mafiosi". Nel 1993, cioe' nell'anno in cui non vennero prorogati oltre 330 provvedimenti di carcere duro per altrettanti mafiosi, "il Ros allora guidato dal generale Antonio Subranni fece presente che, pur non potendosi esprimere sulle singole posizioni, il regime carcerario speciale si doveva lasciare sia perche' ritenuto utile a recidere i collegamenti dei boss con l'esterno sia perche' ritenuti un'arma per sollecitare i boss a collaborare con la giustizia". E' quanto ha detto il generale Giampaolo Ganzer, attuale capo del Ros, sentito oggi a Palermo al processo a carico del generale dei carabinieri Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, entrambi imputati per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra per la mancata cattura di Bernardo Provenzano nell'ottobre del '95. Ganzer durante la sua deposizione ha anche negato di avere mai appreso di una trattativa tra lo Stato e la mafia. I magistrati che rappresentano l'accusa, Antonio Ingroia e Antonino Di Matteo ne sono invece convinti. Non solo. I pm ritengono che sarebbe stato dopo le stragi del '92 proprio Mario Mori a condurre una sorta di trattativa per chiedere a Cosa nostra di cessare la strategia stragista. In cambio Provenzano avrebbe avuto l'immunita'. Provenzano e' stato arrestato nell'aprile del 2006. Infine, Ganzer ha parlato dei suoi rapporti con Francesco Di Maggio, ex vicecapo del dipartimento amministrazione penitenziaria. Secondo i magistrati Di Maggio avrebbe svolto un ruolo per le mancate proroghe del 41 bis nel '93. "Con Di Maggio c'era una frenquentazione", ha detto Ganzer. Ma ha negato che agli incontri con Di Maggio fosse presente Mori. Il processo e' stato rinviato al prossimo 30 marzo per ascoltare l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato. Sara' invece sentito a Roma, per motivi di salute, l'ex dirigente del Dap Niccolo' Amato.