Crisi: Confesercenti Sardegna, 3.182 pmi del hanno chiuso nel 2011 (2)
(Adnkronos) - Sulis ha sottolineato che ''la cessazione di 817 imprese equivale alla perdita di 2.500 posti di lavoro: una enormita', che passa quasi inosservata all'attenzione generale perche' si tratta di realta' sparse per tutta la regione. Mi chiedo che cosa sarebbe accaduto, invece, se avessero chiuso i battenti due imprese con 1.250 dipendenti ciascuna: forse sarebbe scoppiata la guerra civile. Invece questi fatti stanno passando in silenzio, e il Governo Monti continua a proporre misure che stanno stritolando le piccole e medie imprese''. La situazione di stasi o crisi dei consumi delle famiglie, non poteva non avere un impatto sul commercio al dettaglio. Ma anche il turismo deve fare i conti con una situazione che non consente alle imprese italiane di reggere la concorrenza dei competitor europei piu' temibili. ''L'aliquota Iva, di per se' piu' elevata rispetto alla maggior parte dei Paesi europei - conclude Confesercenti -, e' destinata a salire dal 10% al 12% (ottobre 2012) e addirittura al 12,5% (nel 2014)''. Confesercenti quindi contesta i provvedimenti del Governo Monti, a partire dall' Imu: ''l'anticipazione dell'Imu penalizzera' in misura particolare gli immobili strumentali delle imprese (in particolare delle Pmi), nonche' gli immobili posseduti da societa' di capitali''. Per quanto riguarda la Tares, nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, ''dal 2013 sara' rivista la tassazione comunale sui rifiuti, con una maggiorazione (pari a 0,30 euro a metro quadro) destinata a coprire i costi relativi ai servizi indivisibili dei Comuni. L'aumento di gettito atteso (un miliardo di euro l'anno) gravera' in larga parte sui locali adibiti a esercizi commerciali e laboratori artigianali''.(segue)