Cinema: Francesco Rosi, Tonino personaggio unico con una marcia in piu'
Roma, 21 mar. (Adnkronos) - "Tonino Guerra e' stato un personaggio unico, non sostituibile. Era un poeta, termine che non si attribuisce con leggerezza, lo era veramente. Era anche uno scrittore molto profondo e come scrittore e poeta un collaboratore di cinema molto utile, importante per i film cui ha partecipato". Il regista Francesco Rosi ricorda cosi', con l'Adnkronos, lo scomparso Tonino Guerra, con il quale ha lavorato in 'Uomini contro' (1970) e 'Tre fratelli' (1981). Guerra poeta, scrittore e sceneggiatore ma anzitutto, nel ricordo di Rosi, uomo e "Tonino come uomo aveva una marcia in piu'. Era un uomo di grande qualita', sensibilita' e di grande creativita'. Era soprattutto un uomo semplice, nel senso che non si appoggiava alle sue qualita' e non se ne vantava, pero' le conosceva molto bene: gli faceva piacere quando incontrava qualcuno che queste qualita' le apprezzasse, come ho fatto io, come hanno fatto Antonioni, Fellini, Monicelli, i fratelli Taviani. Tonino godeva della fiducia di tanti creatori del cinema italiano". "In 'Uomini contro' e 'Tre fratelli', come in altre occasioni, Tonino ed io ci siamo trovati a lavorare veramente con gioia, come accade, non sempre, in quegli intensi momenti creativi che ci sono nel lavoro di scenaggiatura", ricorda ancora Rosi che offre poi la sua interpretazione della peculiare umanita' di Guerra, della sua capacita' di narrare, ricollegandole alla sua esperienza di vita: "Tonino aveva sofferto abbastanza nella sua vita, era stato a lungo prigioniero dei tedeschi -sottolinea Rosi- ed aveva provato il dolore fisico, le privazioni. Un'esperienza come quella resta addosso". Tonino Guerra, all'epoca maestro elementare, nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, venne deportato in Germania e internato in un campo di concentramento a Troisdorf.