Palermo: Monastra, percorso comune con Ferrandelli per bene citta' (2)

(Adnkronos) - Nel corso della conferenza stampa Ferrandelli ha firmato una sorta di 'decalogo' voluto da Antonella Monastra che prevede: Riequilibrio della rappresentanza di genere, nella giunta - composta per almeno il 50 per cento da donne - e in tutte le nomine e designazioni, compresa la dirigenza comunale; Nessuna ipotesi di privatizzazione delle aziende comunali; Rilancio e riqualificazione urbana delle periferie, verso una citta' multicentrica e partecipata; Realizzazione di una piena democrazia paritaria secondo sistemi di partecipazione e attraverso gli strumenti preventivi di analisi di impatto rispetto al genere e di bilancio partecipato e di genere. E ancora: Riqualificazione del patrimonio abitativo con la regola "metri cubi zero" in tutto il territorio cittadino ed in particolare nel centro storico. Valutazione e adeguamento sismico ed energetico degli edifici; Riconoscimento dei beni comuni come beni sociali, universali, non negoziabili e intangibili. Elaborazione di un diverso modo di pensare l'uso dei beni comuni secondo un sistema di cooperazione, condivisione e messa in sicurezza dalle aggressioni della privatizzazione non tralasciando gli aspetti proprietari; Politiche ambientali ed energetiche informate ai principi delle "comunita? sostenibili" garantendo ai cittadini che la questione dei rifiuti rientra nei beni comuni e non puo' perdere il suo ruolo pubblico a vantaggio dei privati. Infine Politiche culturali come motore di uno sviluppo sostenibile dell'economia della citta' attraverso la definizione di regole, l'affidamento di spazi, la creazione di servizi per la comunita' teatrale e musicale, il sostegno delle pubbliche biblioteche, il vero coinvolgimento delle periferie, superando la logica delle rassegne estive, degli ''eventi'' e delle clientele e Centralita' del Comune nel sistema dei servizi secondo i principi dell'adeguatezza e dell'equita' e con l'obiettivo di garantire prioritariamente i servizi fondamentali alle fasce piu' deboli. Riorganizzazione e facilitazione dell'accesso ai servizi per i migranti favorendo l'inclusione solidale.