Stragi naziste: De Paolis, processo doveroso per rispetto vittime Cefalonia
Roma, 20 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di un processo difficile e complesso perche' e' ingiusto in se' effettuare processi dopo cosi' tanti anni. La mia tenacia nelle indagini vuole essere una forma di doveroso rispetto delle vittime pur nella consapevolezza di essere in grave ritardo". Lo ha detto il capo della procura militare di Roma, Marco De Paolis, spiegando la richiesta di rinvio a giudizio per l'ex militare tedesco della Wehrmacht Alfred Stork, 89 anni, accusato di aver partecipato materialmente all'eccidio di Cefalonia, avvenuto il 24 settembre del 1943 e in particolare alle fucilazioni di Casetta Rossa. L'indagine e' partita tre anni fa dagli elementi emersi nell'ambito del processo a Otmar Muhlauser. "Nell'elevare un'imputazione cosi' grave nei confronti di una persona che ha avuto un ruolo secondario c'e' l'amarezza di non aver potuto dare giustizia nei tempi e nelle forme appropriate, ma e' un atto doveroso per il rispetto della legge e della memoria dei militari uccisi", ha aggiunto. Si tratta di uno dei rari casi in cui viene chiesto il rinvio a giudizio per un soldato e non per un ufficiale, ovvero per un militare che ha partecipato materialmente a un eccidio ma che non ha dato l'ordine. I militari che hanno diretto i plotoni sono pero' oggi tutti morti. "Si tratta della fucilazione di prigionieri di guerra mentre erano in vigore le convenzioni internazionali sul diritto umanitario, questo per me e' sufficiente per chiedere il rinvio a giudizio'', ha spiegato De Paolis.