Cassazione: cittadini hanno diritto ad avere risposte sui ritardi amministrativi

Roma, 20 mar. (Adnkronos) - I cittadini hanno diritto ad avere risposte tempestive su "presunte irregolarita', ritardi o inadempienze delle amministrazioni". In caso di mancate risposte, l'Ispettorato della Funzione pubblica "al fine di corrispondere a segnalazioni da parte dei cittadini puo' richiedere chiarimenti e riscontri in relazione ai quali l'amministrazione interessata ha l'obbligo di rispondere entro quindici giorni". Lo ha stabilito la Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura presso il tribunale di Cosenza contro il "non luogo a procedere perche' il fatto non sussiste" nei confronti del direttore e del responsabile dell'Ufficio delibere dell'Asl provinciale di Cosenza accusati di rifiuto di atti d'ufficio per non avere dato risposte a ripetute richieste ad un dipendente della stessa azienda, Salvatore E., per avere chiarimenti sulla procedura concorsuale interna alla quale aveva partecipato. Come ricostruisce la sentenza 10849, Salvatore E. si era lamentato di avere partecipato ad un concorso interno dell'Asl di Cosenza nel quale erano risultati vincitori tutti i rappresentanti sindacali, senza che fossero stati resi noti i parametri valutativi. I due dirigenti si erano difesi sostenendo di avere preso visione delle richieste del dipendente solo un anno dopo (da qui anche l'accusa di falso) e il gup del Tribunale di Cosenza, nel febbraio 2011, aveva dato loro ragione. Ora la Cassazione ha accolto il ricorso del pm cosentino e ha disposto un nuovo esame davanti al tribunale di Cosenza, sostenendo che i cittadini, al pari dei pubblici dipendenti, hanno diritto ad avere chiarimenti su eventuali irregolarita' riscontrate in campo amministrativo.