Giglio: difesa Schettino sta pensando ad analisi geologica su masso che squarcio' nave

Firenze, 20 mar. - (Adnkronos) - Fin dalla sua prima intervista ancora sull'Isola Giglio, poche ore dopo la sciagura, il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino aveva detto che lo scoglio piccolo delle Scole contro cui era andato a sbattere con la nave non era segnalato dalle mappe. Proprio sull'aggiornamento delle carte nautiche si stanno concentrando sia gli inquirenti, sia i difensori. Questi ultimi, come ha rivela il Tg5 delle 13, stanno valutando l'ipotesi di un'analisi geologica del masso che ha squarciato la Concordia, per verificare se non si tratti di materiale di risulta scaricato di recente in mare. In ogni caso, anche sul tipo e sull'aggiornamento delle mappe sono chiamati a rispondere i quattro periti a cui il giudice per le indagini preliminari di Grosseto, Valeria Montesarchio ha affidato la lettura della scatola nera per ricostruire attimo dopo attimo il naufragio, le fasi dei soccorsi e dell'abbandono della nave. La scatola nera (Vdr) verra' decriptata a Roma, il prossimo 27 marzo, in una stanza elettrostaticamente libera nella sede dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, in modo che non venga danneggiato il disco che contiene la registrazione delle ultime 12 ore di navigazione del transatlantico. Venerdi' scorso il Gruppo antifrodi telematiche della Guardia di Finanza ha effettuato la copia di un computer per la navigazione di bordo, mentre gli altri hard disk sotto sequestro saranno copiati nei prossimi giorni. Dopo la decriptazione dei dati della scatola nera, saranno fissate le prossime udienze del calendario dell'incidente probatorio.