Criminalita': per inquirenti mafia foggiana trattava alla pari con camorra
Bari, 19 mar. (Adnkronos) - L'inchiesta condotta dalla Dda di Bari che ha portato all'arresto di 10 persone tra le quali esponenti della mafia foggiana e del clan dei casalesi di Caserta, mette in evidenza da un lato l'infiltrazione della camorra nel tessuto pugliese e dall'altro evidenzia come la criminalita' della Capitanata abbia assunto negli ultimi anni una dimensione ben diversa da quella della semplice delinquenza: i mafiosi foggiani potevano interloquire alla pari con i camorristi. Se ne dicono convinti gli inquirenti. Le accuse, accolte dal gip di Bari, sono di falsificazione di moneta, furto e ricettazione. 'Societa'' foggiana e camorra erano insieme in affari, una sorta di joint venture. Militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza d Bari, in collaborazione con il Gruppo di Barletta e con lo Scico di Roma, hanno sequestrato beni per oltre un milione e mezzo di euro. La mafia di Foggia era considerata dai clan dei casalesi una delle organizzazioni malavitose piu' affidabili tanto che avevano subappaltato ad essa la produzione di banconote false da 20 euro. Una 'delocalizzazione' dell'attivita' di falsificazione di denaro che la camorra di Casal di Principe aveva dovuto programmare dopo che le loro 'stamperie' erano state smantellate dalle continue operazioni antimafia nel loro territorio. Di qui la necessita' di continuare l'attivita' altrove, con gente fidata e in posti sicuri.