Carceri: gip Milano, no a liberta' per carcere 'inumano', soluzione spetta a governo

Milano, 19 mar. (Adnkronos) - E' vero che le condizioni carcerarie, in particolare per quattro tunisini detenuti per aver partecipato ad una rivolta nel Cie, sono 'inumane' ma non e' l'autorita' giudiziaria che deve prendere provvedimenti ma, in questo caso, al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria della Lombardia. Lo afferma il gip di Milano che ha rigettato la richiesta di scarcerazione dei quattro avanzata dai legali Eugenio Losco e Mauro Straini che in una istanza sottolineavano le condizioni "inumane e illegali" della carcerazione a cui erano sottoposti a San Vittore i loro assistiti. Rilevato, scrive il giudice "che l'attuazione della politica dell'ordine e della sicurezza negli istituti e servizi penitenziari e del trattamento dei detenuti e degli internati non compete gia all'autorita' giudiziaria, bensi' al dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, istituito dall'articolo della legge 395/1990, nell'ambito del ministero della Giustizia, al quale si reputa doveroso trasmettere copia della lettera in data 6 marzo 2012 a firma degli imputati sopra indicati, allegata alla richiesta di revoca della misura cautelare, per quanto ritenuta di competenza". Cosi' il giudice ha rigettato l'istanza di revoca e ha disposto "la trasmissione di copia del provvedimento al direttore dell'istituto penitenziario", oltre ad aver trasmesso "copia della lettera" allegata alla richiesta di revoca della misura cautelare "al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria" nonche' "al provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria della Lombardia, per quanto di ritenuta competenza". (segue)