Roma: Legambiente, caos in gestione metro, serve nuovo patto in vista Giubileo (3)

(Adnkronos) - "Serve un nuovo rigoroso controllo dei costi -conclude Parlati-, con un maggiore controllo dell'Assemblea capitolina, ma anche un dialogo pubblico aperto ad associazioni e comitati, per opere pubbliche di enorme importanza, che non possono essere abbandonate per nessun motivo, ma nemmeno utilizzate come cavallo di troia per nuove insopportabili cementificazioni". "Anche sul fronte dei costi previsti e degli aumenti in corso d'opera c'e' parecchio da dire - aggiunge Legambiente - Per la Metro C la Corte dei Conti ha di recente evidenziato una crescita enorme dei costi, passati da 1,925 miliardi nel 2001 all'apertura dei cantieri, con ritardi, ritrovamenti archeologici e imprevisti vari fino a 5,072 miliardi. Per la San Giovanni-Colosseo (T3) i costi sarebbero schizzati in altro, passando dagli iniziali 480 milioni ai 792 appena sbloccati dal Cipe". "E per la tratta Colosseo-Farnesina, secondo la proposta delle imprese costruttitrici il costo aumenterebbe ancora in media del 34% rispetto al costo/Km della tratta T3 - aggiunge Legambiente - Anche per le tre fermate della nuova Metro B1 fino a Bufalotta, il costo di 650 milioni e' stratosferico, considerato che la linea 4 della metro di Milano -10 fermate- viene appaltata a circa 255 milioni. Tutta da verificare anche l'ipotesi per cui le imprese realizzatrici si troveranno a gestire per decenni le nuove linee metropolitane, gioielli del trasporto pubblico cittadino". "Non va meglio sul fronte dei tempi di realizzazione - sottolineano gli ambientalisti - Quando nel 2005 sono stati aperti i cantieri della Metro B1 fino a Conca d'Oro, si disse che avrebbe aperto nel 2010, mentre forse aprira' a marzo-aprile 2012, piu' probabilmente a giugno, con frequenze ridotte e diciotto mesi di ritardo su sessanta di lavori previsti. E per l'ultima fermata della B1 a Jonio ci vorranno altri sei mesi ancora. Della B1 fino a Bufalotta, si parlava gia' nei depliant nel nuovo sfavillante quartiere, ma ad oggi non s'e' visto proprio nulla. Per la Metro C, continua a slittare la fine dei lavori per la prima tratta, da Pantano a Centocelle, dapprima prevista per la fine del 2011, poi per la meta' del 2012, e ora per la fine dello stesso anno, con dodici mesi di ritardo. Per la tratta Lodi-San Giovanni, il ritardo previsto e' per ora fissato in tre anni".