Roma: Legambiente, caos in gestione metro, serve nuovo patto in vista Giubileo

Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - "Costi in crescita, ritardi nei cantieri, oscure valorizzazioni immobiliari che vedono aree divenire edificabili dalla sera alla mattina: caos e cemento caratterizzano la gestione Alemanno delle metropolitane della Capitale". Ecco i risultati di una inedita analisi con la quale Legambiente Lazio denuncia la gestione dei cantieri metro cittadini, cogliendo l'occasione della presenza in citta' del Treno Verde, la storica campagna di Legambiente in sosta a Roma San Pietro fino al 19 marzo. "Per il prolungamento della Metro B1 - spiega Legambiente in una nota - servono tra i 580 e i 650 milioni di euro per 3,85 km e tre stazioni, da Conca d' Oro a Bufalotta e i soldi non ci sono. Non c'e' problema, il Comune cerca risorse dai privati che in cambio potranno realizzare tanto cemento, nuove cubature di edilizia residenziale e commerciale, anche e soprattutto in aree sparse in tutta la citta', dove secondo il piano regolatore non si puo' assolutamente costruire". "Stesso discorso per la Metro B2, da Rebibbia a Casal Monastero per 3,8 chilometri e 2 stazioni - prosegue Legambiente - dei 447,6 milioni di euro a base d'asta, solo 100 milioni sono disponibili dall'Amministrazione Comunale, il resto e' a carico della valorizzazione immobiliare (aree Torraccia e Casal Monastero e/o altre aree di proprieta' Comunale). E ancora, se per la Metro C scarseggiano i soldi per la tratta dal Colosseo a Farnesina di circa 7 km con 7 stazioni, sono le stesse imprese costruttrici che si rendono disponibili a contribuire all'enorme costo di 2,608 miliardi di euro, chiedendo di acquisire ben 175mila metri quadrati delle pregiate caserme e depositi Atac nel centro di Roma per una valorizzazione immobiliare". (segue)