Camorra: 18 anni fa l'omicidio di don Peppe Diana, apripista in lotta ai clan (4)
(Adnkronos) - "A Scampia, quando arrivai, vidi gente impaurita, violentata da un assordante silenzio, angheriata sotto il ricatto della camorra - prosegue don Aniello - E non me la sono sentita, come parroco, di girarmi dall'altra parte". Il suo impegno a Scampia non e' finito con i sedici anni trascorsi da parroco della parrocchia Santa Maria della Provvidenza: "Continuo ad andarci, per seguire le attivita' dell'oratorio Don Guanella dove decine di educatori e animatori portano avanti l'associazione anche senza di me. Continuano a farlo cercando di istruire i ragazzi nel rispetto delle regole e della legalita', per dare un calcio a tutto quello che puo' violentare e schiavizzare nella vita". Come l'oratorio Don Guanella, sono tanti i punti di incontro e le associazioni attive nel territorio di Scampia, come l'associazione Mammuth: "Tutte realta' cresciute in questi anni, ed e' un grande segno di speranza. E a Scampia ci sono i motivi per avere speranza: tra gli abitanti della municipalita' - aggiunge don Aniello Manganiello - solo il 15% ha avuto a che fare con la giustizia". "Vogliamo condannare tutti gli altri a essere considerati malavitosi solo per il fatto di vivere in un territorio come Scampia? In Parlamento il 15% dei parlamentari ha avuto problemi con la giustizia, e sono un numero molto minore rispetto agli abitanti della municipalita' di Scampia - conclude - Mi sembra una grave ingiustizia".