Immigrati: lampedusani in rivolta, questa volta lo Stato non ci abbandoni/ Adnkronos (2)

(Adnkronos) - Angelo Mandracchia, Presidente dell'assocazione imprenditori di Lampedusa, si trova sul molo del porto vecchio ad assistere all'arrivo dei 108 profughi soccorsi a oltre 70 miglia dall'isola. Mentre gli altri lampedusani appena vedono i giornalisti iniziano ad inveire contro di loro, ''colpevoli'' a loro dire di ''creare allarmismi inutili'', Mandracchia cerca di calmarli e spiega: ''L'anno scorso siamo stati ridotti sul lastrico, abbiamo subito una perdita netta di oltre il settanta per cento. Se succede di nuovo quest'anno i lampedusani possono emigrare altrove. Chiediamo alla stampa di non usare, per favore, toni allarmistici. Non c'e' alcuna 'nuova emergenza', come dicono in televisione, non c'e' una 'nuova ondata' ne' si tratta di sbarchi, ma queste persone vengono soccorse in alto mare, a due passi dalla Libia per essere salvate. Quindi, non sono sbarchi''. Stella Migliosini e' una commerciante. L'anno scorso era tra i piu' agguerriti per chiedere aiuto allo Stato. ''Noi non siamo affatto razzisti - spiega - e' giusto che i profughi vengano aiutati ma mi chiedo perche' debbano essere portati solo a Lampedusa? Perche' non li accompagnano a Pantelleria, ad esempio? Li' hanno un ospedale vero e non un Poliambulatorio come noi. L'aeroporto funziona benissimo. Insomma sono molto piu' attrezzati rispetto a Lampedusa. Invece li portano tutti qui. Non e' giusto. Perche' questa croce la dobbiamo piangere solo noi? C'e' forse la volonta' politica di fare affondare l'isola di Lampedusa?''. E ricorda la recente visita dei ministri Annamaria Cancelleri e Andrea Riccardi sull'isola: ''Se sapevano che sarebbero arrivati altri profughi perche' non hanno riaperto il centro d'accoglienza? Rendendolo agibile''. (segue)