Arte: Firenze, scoperti i capelli d'oro sulla Venere dei Medici (3)
(Adnkronos) - Non a caso, come messo in luce i recenti lavori di ripulitura, persino i lobi della statua appaiono forati, per consentire l'inserimento di orecchini metallici che dovevano ulteriormente accentuare l'impressione di realismo. L'attuale visione in bianco e nero della scultura e dell'architettura classica e' quindi frutto di un equivoco sedimentato sin dal XVIII secolo. Gli edifici marmorei del mondo greco e romano, al pari dei fregi e delle statue che li popolavano, si presentavano infatti con un'accesa policromia che costituiva il necessario completamento dell'opera. Ben nota alle fonti antiche fu, ad esempio, la collaborazione fra l'ateniese Prassitele, senz'altro la personalita' piu' rilevante della scultura del IV secolo a.C., e il pittore Nicia, fra i piu' celebrati della sua generazione, alle cui abili mani era affidata la coloritura degli incarnati e degli attributi dei marmi concepiti dal genio attico. (segue)