Imperia: Scajola annuncia querela a 'Repubblica' e 'Il fatto'
Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Gli articoli del 17 marzo usciti su 'La Repubblica', a firma Marco Preve, ('Posti barca scontati in cambio di appalti') e su 'Il Fatto Quotidiano', senza firma, ('Famiglia Scajola, posti barca in cambio del Porto di Imperia') affermano palesi e tendenziose falsita' che mi hanno costretto a denunciarli attraverso i miei legali, al solo scopo di arrestare la tendenza alla calunnia sulla mia persona, in merito alla vicenda del Porto di Imperia, opera da me voluta con determinazione fin dai primissimi anni della mia vita amministrativa, animato dal solo desiderio di contribuire allo sviluppo della mia citta' natale". E' quanto spiega Claudio Scajola. "Per amore della verita', con grande serenita', riepilogo dunque la sintesi della regolare compravendita di due posti barca intrapresa da mia moglie Maria Teresa: 1) Claudio Scajola non possiede ne' ha mai posseduto posti barca nel nuovo porto turistico di Imperia ne' ha in corso proposte di acquisto o trattative. 2) Maria Teresa Verda, moglie di Claudio Scajola, ha versato alla societa' Acqua mare S.p.a., tramite assegno circolare in data 23/02/2007, la somma di euro 17.244 in relazione alla proposta d'acquisto per due posti barca di metri 15 e, successivamente, in data 23 aprile 2007, a seguito di regolare contratto preliminare, ha versato l'ulteriore importo di euro 103.464". L'esponente del Pdl prosegue: "La definizione dell'acquisto con la firma del rogito notarile non e' ancora avvenuta avendo subordinato, come molti altri promissari acquirenti, tale stipula al regolare completamento delle infrastrutture necessarie per la fruibilita' dei posti barca. Di cio' e' stata informata la Societa'. Il previsto costo complessivo di acquisto (a operazione definita), conforme con i prezzi a quella data, era stabilito essere di 344.880 euro e lo sconto praticato del 18%, e' in linea con gli sconti diffusamente applicati".