Mostre: Miro', tra 'Poesia e luce' nel Chiostro del Bramante a Roma (2)

(Adnkronos) - L'esposizione ha l'obiettivo di illustrare al pubblico l'ultima fase della produzione della lunga vita dell'artista, quando egli concretizzo' finalmente a Maiorca, nel 1956, un suo grande sogno: un'ampio spazio tutto suo, dove lavorare protetto dal silenzio e dalla pace che solo la natura poteva offrirgli. In occasione della mostra, lo studio che Miro' aveva tanto desiderato e' stato ricostruito scenograficamente all'interno degli spazi espositivi. "Quando Miro' si trasferisce a Maiorca -spiega Lax Cacho- il suo interesse e' quello verso l'energia, il dinamismo tipico del'espressionismo astratto astratto degli Stati Uniti. Inoltre, l'artista era interessato a formati piu' ampi, e infatti li dilata. Questo studio gli consente proprio di fare cio', e di arrivare a sviluppare il suo interesse per la pittura murale e per i progetti pubblici". Uno dei tratti distintivi di quest'epoca di Miro' e' una maggiore gestualita', un maggior dinamismo, il processo di lavoro. "Ad esempio - racconta ancora la curatrice- lui dipinge disteso per terra, facendo sgocciolare la pittura, lasciando impronte di mani, piedi, perfino dipingendo con le dita stesse. Questo determina un coinvolgimento fisico maggiore tipico del dinamismo astratto americano". (segue)