Strage in Svizzera, stasera i rimpatri delle salme. Attesa per l'autopsia dell'autista
Ginevra, 15 mar. (Adnkronos/Ats/Ign) - Dolore e tanti perché il giorno dopo il tragico incidente stradale di Sierre, in Svizzera, che ha sconvolto il Belgio. Mentre già stasera dovrebbero tornare a casa a bordo di un C-130 (il governo di Bruxelles ne ha messi a disposizione due) le prime salme delle 28 vittime, tra cui 22 ragazzini, i familiari, scortati dalla polizia, hanno visitato questa mattina la galleria autostradale scenario del dramma. Molti di loro portavano rose con attaccati dei messaggi. Una cappella ardente è stata allestita a Sion per le persone che hanno perso un parente. Numerosi messaggi di cordoglio e di simpatia oggi sono giunti a St-Luc (VS), dove le piccole vittime avevano trascorso una settimana bianca. Nessuna cerimonia religiosa è tuttavia prevista ad Anniviers. "Ci associamo alla messa celebrata questa sera a Sierre dal vescovo di Sion", spiega il sindaco Simon Epiney. Una marcia bianca dovrebbe peraltro svolgersi alle 20 a Martigny. L'iniziativa non appartiene al comune; l'appello è stato lanciato in modo spontaneo su Facebook, indica il sindaco della località Marc-Henri Favre. Oggi potrebbero essere rimpatriati anche alcuni dei feriti, tutti bambini sui 12 anni, tutti identificati. Quattro di loro sono gravi, di cui tre in stato critico, riferiscono i media belgi. I familiari, giunti ieri sera in Svizzera, sono stati alloggiati all'hotel des Vignes, dove sono assistiti da psicologi e interpreti. Per tutta la notte davanti all'albergo, che è presidiato dalla polizia, c'è stato un viavai di auto e bus che hanno trasportato i familiari nei diversi ospedali dove si trovano i feriti. Intanto, resta al momento oscura la dinamica dell'incidente. Il corpo dell'autista deve essere sottoposto ad autopsia nella speranza di chiarire le cause dello schianto del bus belga. Tra le ipotesi una disattenzione dell'autista, che avrebbe voluto inserire un cd o un dvd, scrivono il quotidiano svizzero "Aargauer Zeitung" e il belga "Het Laatste Nieuws". Ma nessuna conferma, in questo senso, è arrivata dalla polizia elvetica, il cui portavoce, Renato Kalbermatten, ha precisato che "in questa fase si tratta di una mera speculazione". Domani in Belgio è giorno di lutto nazionale: alle 11 di venerdì verrà osservato in tutto il Paese un minuto di silenzio.