P.A.: Ance Veneto chiede compensazioni tra tasse e debiti

Venezia, 15 mar. (Adnkronos) - ''Uno Stato che da un lato non onora i propri debiti nei confronti delle imprese e dall'altro pretende di riscuotere le imposte con una puntualita' categorica, pena l'ipoteca dei beni personali o altri strumenti sanzionatori sproporzionati, sfugge a qualsiasi criterio di equita' e di responsabilita'. Sarebbe piu' giusto, ove non riuscisse a saldare aziende e fornitori in tempi ragionevoli, che quanto meno consentisse ai privati di decurtare dagli oneri fiscali i crediti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione'', Renato Errico, presidente di Ance Venezia, l'associazione provinciale dei costruttori edili, interviene sul dibattito scaturito dalla tragedia del suicidio dell'artigiano di Noventa di Piave e mostra preoccupazione sul problema dei ritardati pagamenti, che stanno creando gravi scompensi ai bilanci di molte aziende. ''Nella pubblica amministrazione i ritardi hanno raggiunto tempi insostenibili e le imprese sono all'esasperazione - spiega - Nel settore edile, in particolare, sono molte le aziende che operano per gli enti pubblici e che, a fronte di lavori puntualmente eseguiti, sono pagate a distanza di diversi mesi. Una recente indagine presso gli iscritti di Ance Venezia ha rivelato crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni locali per quasi 50 milioni di euro. Se poi pensiamo che il Comune di Venezia, tra i principali committenti, sta chiudendo i rubinetti dei pagamenti per il 2012, avendo gia' raggiunto il 'tetto' imposto dal Patto di stabilita', lo scenario e' destinato ad assumere tinte ancor piu' drammatiche: le imprese, per vedersi pagate, dovranno aspettare il gennaio del prossimo anno''.(segue)