Made in Italy: Coldiretti, mancata tutela, 300mila posti di lavoro in meno

Roma, 15 mar. - (Adnkronos) - "La mancata tutela del marchio made in Italy costa all'Italia almeno 300 mila nuovi posti di lavoro solo nell'agroalimentare e supera i cento miliardi all'anno di mancato fatturato". Lo sostengono Coldiretti e le associazioni dei consumatori e degli ambientalisti che oggi hanno preso parte a una mobilitazione davanti piazza Montecitorio in difesa del made in Italy. "Il marchio Italia - sottolinea la Coldiretti - e' il principale patrimonio del paese e dovrebbe essere adeguatamente tutelato e rispettato ma, invece, e' spesso contraffatto e sfruttato, come dimostra il caso emblematico del 'pecorino' prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano". Il caso del pecorino rumeno sarebbe "uno dei troppi casi di sottovalutazione nei confronti di una delle poche leve competitive di cui il paese dispone per ricominciare a crescere, come dimostrano anche le ultime dichiarazioni del ministro Clini a favore degli Ogm". Il presidente di Coldiretti, Sergio Marino, sottolinea come nonostante "l'ultima legge nazionale per rendere obbligatoria l'etichettatura di origine degli alimenti nessuno si sia preso la responsabilita' di applicarla per fare sapere agli italiani quello che mangiano" rivelando come "secondo studi Eurispes, il 33% dei prodotti commercializzati in Italia, deriva da materie prime importate e rivendute poi col marchio made in Italy". Marino ha concluso notando inoltre che "l'agricoltura non e' stata neanche invitata al tavolo del lavoro tra governo e forze sociali nonostante occupi 1,2 milioni di lavoratori dipendenti oltre agli autonomi".