Carceri: Garante Lazio, situazione sanitaria critica
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - Mesi di attesa per interventi chirurgici anche delicati, lunghe liste d'attesa per ogni tipo di prestazione, macchinari nuovi e mai utilizzati per mancanza di tecnici, specialisti presenti una volta a settimana che devono far fronte ad oltre 600 pazienti, appuntamenti diagnostici fuori del carcere prenotati da mesi che saltano per mancanza di scorta. E' questo il quadro della sanita' penitenziaria nel Lazio tracciato dal Garante dei detenuti Angiolo Marroni. "Il sistema carcerario del Lazio - spiega - ha una situazione infrastrutturale potenzialmente buona, con infermerie in ognuna delle 14 carceri della Regione, un Centro Clinico di rilievo nazionale a Regina Coeli, una infermeria di terzo livello a Rebibbia N.C., due strutture sanitarie protette all'ospedale ''Pertini'' di Roma e al ''Belcolle'' di Viterbo, una struttura di osservazione psichiatrica a Rebibbia N.C. ed una per i minorati psichici a Rebibbia Penale Rebibbia". "Ma queste strutture, per funzionare bene hanno bisogno di personale e di risorse, che non ci sono - ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni - e, soprattutto, sono dimensionate su una capienza regolamentare di 4.500 detenuti, mentre oggi, nel Lazio, siamo arrivati ad oltre 6.800 reclusi. Per questo, in queste ultime settimane, dopo i quattro decessi in un mese registrati solo a Roma, ho chiesto ai miei collaboratori di fare un check up alla sanita' penitenziaria. I risultati che ne sono usciti disegnano un quadro a dir poco critico che conferma come quello alla salute sia quello piu' fra i meno garantiti in carcere. Sono queste alcune delle criticita' evidenziate nel rapporto del Garante.". (segue)