Bari: arrestato consigliere regionale, inchiesta inizio' dopo alluvione
Bari, 13 mar. (Adnkronos) - Hanno preso il via da un evento naturale, l'alluvione che colpi' Bari nell'ottobre del 2005, le indagini su alcune grandi opere che hanno portato stamane il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza all'arresto di sette persone, tra le quali l'imprenditore e consigliere regionale pugliese del Partito Democratico Gerardo De Gennaro. L'acqua del 'canalone' Lamasinata inondo' l'ex cava di Maso, che era stata trasformata in un centro sportivo polifunzionale. L'allagamento dell'ex cava mise a rischio di staticita' tutta la zona circostante nella quale era sorto un vero e proprio nuovo quartiere residenziale: 'Carbonara 2'. La Procura di Bari avvio' un'inchiesta, delegata alla Guardia di Finanza, che partendo dall'ex Cava di Maso ha, nel corso degli anni, riguardato tutti i provvedimenti urbanistici, in modo particolare gli appalti per le grandi opere realizzati dal gruppo imprenditoriale Degennaro, rilasciati dalle Ripartizioni Pianificazione Territoriale ed Edilizia Pubblica e Lavori Pubblici del Comune di Bari. L'analisi della documentazione voluminosa acquisita o sequestrata presso la Regione Puglia, il Comune di Bari, altri Enti pubblici e studi e abitazioni di privati, corroborata dagli esiti della attivita' investigativa (intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione e pedinamento), ha permesso di individuare e definire un sistema di collusioni tra dirigenti apicali dell'amministrazione del Comune capoluogo, funzionari della Regione ed altri Enti pubblici ed il gruppo imprenditoriale della famiglia Degennaro, finalizzate a favorire il gruppo imprenditoriale (Dec spa, Bari Park spa, Gestipark srl, Area Bersaglio srl, Dg Sviluppo Immobiliare srl ed altre e i loro subappaltatori, fra i quali la Cospet srl) nell'esecuzione 'al risparmio' delle opere ad esso commissionate e coprirne le carenze con atti pubblici addomesticati.