Biagi: Gruppi (Cgil Bologna), legge 30 fu deformazione suo pensiero (3)

(Adnkronos) - Quanto agli attacchi che allora furono sferrati contro la Cgil, al tempo guidata da Sergio Cofferati, Gruppi scandisce che "siamo stati oggetto di un'aggressione vergognosa e schifosa, con il tentativo di accostare la Cgil ad una presunta responsabilita' morale dell'omicidio, responsabilita' che ricade invece sugli autori materiali dell'omicidio ma anche su coloro che gli negarono la scorta e cioe' il governo di allora. Anche su questo penso che la vedova abbia molta ragione, perche' come hanno ammesso gli stessi brigatisti se Biagi avesse avuto la scorta non avrebbero potuto ucciderlo". "Era stato abbandonato dalla polizia, dallo Stato che gli aveva tolto la scorta" ha detto, infatti, Marina Biagi Orlandi all'incontro in Cisl. Rispetto, invece, alla decisione della vedova di tornare in Comune per le celebrazioni ufficiali che si terranno il 19 marzo in seno al consiglio straordinario di Palazzo D'Accursio, Gruppi osserva che "si tratta di un atto importante e mi auguro si chiuda una pagina che e' stata troppo lunga". A chi gli chiede poi se un fatto drammatico come quello di 10 anni fa potrebbe ripetersi, Gruppi risponde che "oggi non mi sembra ci siano i presupposti. L'omicidio Biagi, come quello di Massimo D'Antona sono avvenuti in una fase di imbarbarimento dello scontro politico, che io considero sempre positivo, ma che deve essere sempre civile". Alla luce di quanto accaduto 10 anni fa, insomma, l'auspicio del numero uno della Cgil e' dunque che nell'ambito della trattativa sulla riforma del lavoro "ci sia un confronto laico, libero e non ipocrita, che premetta di registrare divergenze e convergenze". Il 19 marzo prossimo, la Cgil, insieme a Cisl e Uil sara' in piazzetta Marco Biagi per deporre una corona di fiori, in memoria del giuslavorista.