Medicina: operata a Roma donna con due tiroidi, asportate

Roma, 12 mar. (Adnkronos Salute) - Asportate due tiroidi a una donna romana. "Una era in posizione normale e presentava dei noduli, mentre l'altra si era sviluppata nel torace, proprio sopra il cuore, e aveva ormai le dimensioni di un'arancia". A descrivere all'Adnkronos Salute l'intervento, condotto stamani al Policlinico Umberto I di Roma, e' Fabio Procacciante, direttore della Uoc di chirurgia generale ed endocrina del Policlinico e responsabile di una delle due equipe che hanno operato la paziente, una donna di 45 anni dotata dalla nascita di due tiroidi. "La paziente ora e' in terapia intensiva, sta bene, e dovrebbe essere dimessa in circa una settimana. La crescita di una seconda tiroide e' una condizione non eccezionale, ma neanche molto frequente - spiega Procacciante - Accade una volta ogni 8 mila pazienti con patologie della tiroide. In genere nell'embrione la tiroide e' posizionata sotto il mento, ma trasmigra al posto giusto nel corso della gravidanza. Nella discesa pero' le cellule possono finire sotto la lingua, o addirittura sopra il cuore, come e' accaduto alla paziente", formando una seconda tiroide. Il problema e' scoprirlo: la donna era sotto controllo per una familiarita' di problemi tiroidei. E proprio "gli esami di controllo, fra cui una scintigrafia, ci hanno mostrato una massa che si e' rivelata essere una tiroide perfettamente funzionante di 2-3 cm, che pero' via via e' cresciuta, arrivando alle dimensioni di un'arancia e comprimendo i vasi sanguigni". Un aspetto che ha reso particolarmente delicato l'intervento. "C'era il rischio di emorragie, cosi' la paziente si e' sottoposta a una serie di prelievi di sangue, che avrebbe potuto usare in caso di bisogno. Ma non sono serviti. Alcune Tac ci hanno permesso di osservare e ricostruire il percorso di vene e arterie", per capire come muoversi. L'intervento, che ha comportato una sternotomia ed e' stato eseguito insieme all'equipe di Chirurgia toracica, e' durato circa cinque ore, "ed e' perfettamente riuscito. Ora la paziente dovra' prendere una pillola al giorno di ormone tiroideo per la terapia sostitutiva - conclude Procacciante - ma per il resto fara' una vita normale".