Camorra: attentati per costringere Comune a dare contributi a moglie boss, 5 arresti
Caserta, 12 mar. - (Adnkronos) - Attentati incendiari, minacce, nei confronti del sindaco di Cervino e di altri amministratori pubblici e di loro parenti: tutto cio' per costringere l'amministrazione comunale a concedere un sussidio alla moglie di un affiliato del clan D'Albensio, federato con la cosca dei Belforte attivo a Marcianise. Per queste ed altre vicende gli agenti della Squadra mobile di Caserta diretta dal vicequestore Angelo Morabito hanno eseguito all'alba di oggi un'ordinanza di custodia cautelare a carico di cinque tra capi affiliati alla cosca Caserta. L'idagine e' stata coordinata dai pm della Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho. La polizia ha eseguito un'oridnanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il tribunale di Napoli. Gli indagati sono accusati di incendio ed estorsione aggravate dal metodo mafioso. Hanno ricevuto un'ordinanza il boss Giorgio D'Albensio di 51 anni, il figlio Andrea 22 anni, Giuseppe Di Nuzzo 38 anni "gia' in carcere", Palladino Spallieri 26 anni e Pietro Iulio 31 anni. L'ordinanza rappresenta il frutto di una attivita' investigativa svolta dalla Squadra mobile casertana, durata alcuni mesi. L'indagine e' stata resa possibile anche dall'uso di intercettazioni telefoniche e ambientali ma anche grazie all'acquisizione e allo sviluppo di tracciati del traffico telefonico mobile e ad appostamenti e pedinamenti, perquisizioni e sequestri. Il clan D'Albensio avrebbe compiuto almeno 7 attentati nei confronti di pubblici amministratori e loro parenti. Attentati che sono avvenuti tra agosto e ottobre dello scorso anno.