Massacro di civili a Homs, trovati 51 cadaveri di donne e bambini

Beirut, 12 mar. - (Adnkronos/Ign) - Orrore in Siria dove questa mattina a Homs sono stati trovati i corpi di almeno 57 persone, per lo più donne e bambini. La notizia, data inizialmente da un gruppo di attivisti all?opposizione, è stata confermata dalla televisione di Stato siriana che ha accusato del massacro ''bande armate di terroristi''. "I terroristi hanno rapito gli abitanti di Homs, li hanno uccisi e poi hanno fatto dei filmati dei loro corpi con l'obiettivo di screditare le forze siriane'', ha riferito la televisione di Stato. Diversa la versione degli attivisti per i quali la strage è stata compiuta dalle forze governative fedeli al presidente Bashar al Assad. ''Molti cadaveri presentano segni di torture, alcune persone sono state bruciate vive, altre sono state sgozzate'', ha detto l'attivista Omar Homsi. ''I corpi - ha aggiunto - appartengono a 28 donne, 23 bambini e sei uomini''. La strage risalirebbe a ieri sera e sarebbe stata compiuta nel quartiere a maggioranza sunnita di Karam al-Zeitoun. Sempre nella notte le brigate dell'esercito siriano, fedeli al presidente Bashar al-Assad, hanno sequestrato nella notte 35 persone, tutti civili, nei dintorni di Idlib, nel nord della Siria. Secondo quanto ha riferito Abu al-Bara', rappresentante dei Comitati rivoluzionari della città siriana, tra le persone rapite ci sono anche donne e bambini. "I militari - ha affermato in collegamento con la tv satellitare 'al-Arabiya' - minacciano di ucciderli se i soldati disertori, passati con l'Esercito libero siriano, non si consegneranno nelle loro mani". L'oppositore sostiene inoltre che "le truppe del regime siriano hanno inviato ulteriori rinforzi a Idlib". Dopo la presa di Homs l'esercito siriano sta preparando una violenta offensiva contro la citta' settentrionale, dove sono presenti i gruppi ribelli. Dopo la notizia del massacro il Consiglio nazionale siriano (Cns) ha chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. ''Chiediamo alle Nazioni Unite di tenere immediatamente una riunione d'emergenza - ha detto da Istanbul Walid al-Buni, esponente del Cns, all'agenzia di stampa Dpa - Questo è un massacro documentato con tutti i nomi e le identità'' delle vittime, che sono per lo più donne e bambini. ''La comunità internazione non puo' più restare in silenzio'', ha aggiunto l'oppositore siriano. Intanto l'Iran conferma il suo ''pieno appoggio'' alla Siria e accusa gli Stati Uniti e i Paesi arabi per la sanguinosa crisi in atto nel Paese da un anno e costata la vita ad almeno 7.500 persone. ''La Repubblica Islamica dell'Iran sottolinea il suo totale sostegno al popolo e al governo siriano'', ha detto il vice ministro degli Esteri, Hossein Amir-Abdollahian, citato dall'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna. Amir-Abdollahian ha quindi accusato l'Occidente e i Paesi arabi di ''lavorare per l'insicurezza e l'instabilita' in Siria'' e di essere ''responsabili per l'aggravarsi della crisi''. Teheran, ha concluso il vice ministro degli Esteri, continua a ritenere che l'unica soluzione sia quella ''politica'' sulla base delle ''riforme'' promosse dal presidente siriano Bashar al-Assad.