Infortuni: gup Milano, anche societa' responsabili per morte operaio travolto da treno (2)

(Adnkronos) - Secondo l'ordinanza del gup, perche' ci sia un vantaggio o un interesse dell'ente (e dunque la violazione del decreto) ''non occorre che l'autore delle fattispecie colpose di omicidio o lesioni abbia voluto cagionare la morte o la lesione del lavoratore: richiederlo sarebbe assurdo; ne' occorre che la morte o le lesioni costituiscano di per se' un interesse o un vantaggio per l'azienda: richiederlo sarebbe ancora piu' assurdo. ''Occorre, invece, che detto autore abbia violato, consapevole di farlo, le norme di sicurezza e, in tal guisa, cagionato la morte o le lesioni per la necessita' di contenere i costi produttivi, o di risparmiare sulle misure di sicurezza, o accelerare i tempi o i ritmi di lavoro, o aumentare la produttivita', o, puramente e semplicemente, aderire a una certa politica aziendale, fatta di omissioni di investimenti in punto di sicurezza''. L'estensione 'impugnata' dalle difese, e' entrata in vigore per volonta' dell'Unione europea sei anni dopo l'introduzione del decreto, con la legge 123 del 3 agosto 2007. Il gup ha rigettato l'eccezione e ha rinviato tutti gli imputati a giudizio: cinque persone fisiche che avevano compiti di responsabilita' in materia di sicurezza sul cantiere per cooperazione in omicidio colposo e le societa'.