Fisco: Sardegna, tour 'Cento piazze in dieci giorni per fermare Equitalia' nel Sulcis (2)

(Adnkronos) - Nel Sulcis ci sono ''365 milioni di debiti, 5.565 imprese sotto scacco di Equitalia, 195 imprese fallite con debiti per 121 milioni di euro. Numeri che parlano chiaro: il Sulcis Iglesiente e' al tracollo economico. E non e' un caso che dal rapporto annuale della Banca d'Italia emerge un dato eloquente sullo sviluppo bloccato: nelle banche del Sulcis ci sono depositi per oltre un miliardo e 100 milioni''. ''Il Sulcis Iglesiente vive forse il momento piu' drammatico dal dopoguerra'', ha detto. ''A questa situazione - ha detto Pili nel corso della conferenza stampa - si aggiunge la questione fondamentale delle precondizioni per lo sviluppo. La provincia del Sulcis Iglesiente e' la penultima (54,8% a fronte del 100 nazionale) a livello di infrastrutturazione territoriale in tema di trasporti e accessibilita' alla rete primaria. E' un dato che non puo' piu' essere ignorato, occorre cominciare a mobilitarsi perche' l'arteria principale che collega e connette l'intero territorio, la SS.126, possa essere un arteria viaria primaria con quattro corsie. Questo intervento avrebbe una duplice valenza, quella di far partire la realizzazione un'opera infrastrutturale di primo livello con tutte le ricadute economiche e occupazionali conseguenti, e contestualmente consentirebbe la realizzazione di un'importante interconnessione tra le zone interne della provincia e l'area costiera''. ''Occorre perseguire - ha continuato Pili - una politica di forte infrastrutturazione del territorio, cosi' come vanno immediatamente modificati gli strumenti pianificatori territoriali che sono vessatori quanto Equitalia, considerato che hanno vincolato in modo surreale e iniquo l'intero territorio, dal confine con Teulada (Ca) per arrivare a Fluminimaggiore-Buggerru. Solo con queste azioni forti e chiare si puo' pensare di rimettere in circolo quel miliardo e 125 milioni che risultano, dati Banca Italia, ben conservati nelle banche del Sulcis Iglesiente. Si tratta - ha concluso il parlamentare - di una cifra importante che potrebbe costituire un punto di partenza decisivo per il rilancio del territorio. Per questo motivo e' ora di reagire, con obiettivi chiari e puntuali. E' ora di affiancare alla protesta la proposta''.