Mostre: Firenze, a Palazzo Pitti tre mostre su Giappone terre di incanti (4)
(Adnkronos) - Un nucleo di opere realizzate tra gli anni Settanta dell'Ottocento e i Quaranta del Novecento da protagonisti dell'arte italiana, come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Giuseppe De Nittis e Mariano Fortuny, nelle quali si avverte netta l'influenza dell'arte giapponese. Cosi' come accadde nel resto d'Europa e negli Stati Uniti, anche in Italia la moda per il Giappone, la sua cultura, i suoi costumi e le sue arti si diffuse capillarmente. Fiorirono collezioni di arte giapponese, si promossero studi su quella cultura e, inoltre, molti italiani si recarono e fecero fortuna in quel paese. Anche gli artisti italiani, come quelli del resto d'Europa, subirono il fascino dell'arte giapponese, fino ad allora completamente sconosciuta. Ne ammirarono l'uso calligrafico della linea, l'ardito accostamento di colori vivaci, il taglio dinamico delle scene, le novita' nella scelta dei temi, soprattutto quelli ispirati dal mondo della natura. Cosi' le loro opere si schiarirono, pervase da una luce nuova, le modulazioni cromatiche si ampliarono, mentre sempre piu' frequentemente reali oggetti di arte giapponese si inserirono nelle composizioni conferendo un tocco di esotismo.